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Scopriamo i Metaverse | Crypto Art | NFT | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Il collezionismo di NFT e Crypto Arte si diffonde sempre di più, così come la domanda: come è possibile valorizzare le proprie opere oltre i confini del wallet?

Tra le risposte, c’è una parola: metaverse. 

Si tratta di mondi virtuali basati su Blockchain che permettono di esporre, promuovere, valorizzare e fruire della Crypto Arte.

I metaversi sono accessibili tramite i maggiori browser, senza la necessità di scaricare altre applicazioni e in alcuni casi permettono l’utilizzo di visori per la Realtà Aumentata per vivere un’esperienza ancora più immersiva.

All’interno dei metaversi, ogni utente ha il proprio avatar personalizzabile, sceglie le caratteristiche tra quelle offerte dalla piattaforma, con la possibilità di muoversi nel mondo virtuale in costruzione o di essere parte attiva del suo sviluppo, attraverso l’acquisizione di spazio e asset virtuali con l’obiettivo di costruire un personale “ambiente virtuale ideale”.

Tra i metaverse più utilizzati ci sono Decentraland, dove è nata la quarta sede “virtuale” della Konig Gallery così come l’edificio della casa d’aste Sotheby’s costruito dagli esperti di Voxel Architect.

Altro metaverse è Somnium Space, il preferito del collezionista Pablo Rodriguez Fraile, tra i grandi collezionisti Millennial di Crypto Arte che ha creato il proprio spazio espositivo per la sua incredibile raccolta di NFT.

L’innovazione continua, un processo in costante evoluzione, che senza dubbio troverà terreno fertile in un mondo sempre più phygital.

Luca Beatrice intervista Clubhouse | ArteCONCAS Podcast

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#ArteConcasPodcast on ClubHouse

Due chiacchiere con i grandi protagonisti dell’arte sul social della voce!

L’ospite di oggi è l’architetto e professore Cino Zucchi!

L’ospite di oggi è Luca Beatrice! Critico d’arte e curatore, nonché docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia Albertina di Torino, Luca Beatrice ha pubblicato diversi testi critici su artisti affermati ed emergenti, oltre a numerosi volumi sul rapporto tra arti visive, musica e cinema.

Insieme abbiamo parlato del suo ultimo libro, “Da che arte stai?”, e sul futuro del mondo dell’arte post pandemia…

#ARTECONCAS PODCAST

Il mondo dell’arte come nessuno ti ha mai raccontato prima

Cambiano le modalità di fruire l’arte, ora puoi ascoltarla!

Scopri il sistema dell’arte, il suo mercato, i protagonisti, le novità, le innovazioni e i suoi segreti come nessuno ti ha mai raccontato prima.

 

Cosa aspetti?

Schiaccia play…

Cryptovalute & Gallerie d’arte | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Il mondo dell’arte è sempre più vicino a quello crypto e sono tante le iniziative che lo dimostrano.

Dopo diversi anni, case d’asta come Sotheby’s e Christie’s hanno iniziato ad accettare pagamenti in criptovalute per l’acquisto di opere NFT e, in un secondo tempo, anche di quelle fisiche.

La scelta è stata fatta per aumentare il bacino di clientela.

In particolare della generazione di collezionisti Millennials, più esposti ad una diversificazione dei propri asset che comprende anche un forte interesse verso il mondo crypto e NFT.

Si tratta di un’intuizione che sta spopolando nell’ambito delle grandi gallerie d’arte.

La prima è Pace Gallery che ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma di vendita NFT per il roster di artisti della propria galleria.

Segue poco dopo l’annuncio della Lehman Maupin Gallery, la prima ad accettare pagamenti in criptovalute grazie all’accordo con l’exchange GEMINI.

Le transazioni stanno avvenendo in tutte le sedi permanenti della galleria come New York, Hong Kong, Seoul e Londra, ma anche in quelli stagionali come Aspen, Palm Beach e Taipei.

La galleria ha collaborato con Gemini per consentire ai collezionisti di acquisire opere in oltre 40 criptovalute, tra cui Bitcoin e Ether, mentre molti dei suoi artisti, tra cui Gilbert & George, Catherine Opie e Tony Oursler riceveranno le percentuali sulle vendite in criptovalute con wallet su Gemini.

La partnership segna un cambiamento importante per il mondo dell’arte, dove si diffondono sempre di più forme di pagamento in criptovalute in un mercato meglio conosciuto per la sua opacità e deregolamentazione. 

Catherine Opie| ArteDonna | ArteConcas

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Catherine Opie

Lei è spiazzante, esattamente come le sue immagini. 

L’artista americana Catherine Opie è acclamata per i suoi ritratti e i paesaggi mozzafiato, in grado di mettere al centro le nozioni di genere, la sessualità e il tessuto delle comunità americane, quelle che si consideravano “emarginati”. 

La sua ricerca, dopo aver frequentato il San Francisco Art Institute, si sposta a Los Angeles, dove inizia a fotografare il suo gruppo di amici e amiche, molti appartenenti alle comunità Queer nel tentativo, attraverso le sue immagini, di raccontarla in modo più autentico e alternativo rispetto all’opinione comune non sempre positiva. 

Nello stesso periodo Opie ha creato una serie di autoritratti impattanti, immaginando il proprio corpo coperto di parole provocatorie o immagini bizzarre, ma dolorosamente incise sulla sua pelle. 

A metà degli anni ’90, ha inizio il suo progetto dedicato a esaminare gli aspetti formali della fotografia nelle sue immagini astratte di paesaggi, che diventano piattaforma per indagare la costruzione delle comunità in tutti gli Stati Uniti. 

Tra le serie più emotivamente coinvolgenti il racconto di essere madre e partner

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#ARTECONCAS / PODCAST

Mangiare la Gioconda del Louvre? Jeff Bezos può! | ArteConcasNEWS

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ArteConcasNEWS​

Mangiare la Gioconda del Louvre? Jeff Bezos può!

Perché l’uomo più ricco del mondo dovrebbe poter comprare e poi mangiare l’opera più costosa del mondo?

I protagonisti di questa folle domanda sono Jeff Bezos, Ceo di Amazon e uomo più ricco del mondo, e la Gioconda di Leonardo da Vinci, l’opera che secondo alcune stime, vale oltre 60 MILIARDI DI DOLLARI.

Ma da dove è venuta questa stramba idea?

Qualche settimana fa è partita una petizione su Change.org, una delle più grandi piattaforme al mondo per l’organizzazione di petizioni, dove si da una motivazione:

“Nessuno ha mai mangiato la Gioconda e sentiamo che Jeff Bezos debba prendere una posizione e far sì che ciò accada”.

Folle? Decisamente!

Ma più folli sono forse quelle oltre 12 mila e 200 adesioni raccolte finora…

Piccolo particolare: Bezos potrebbe anche comprarla la Gioconda – il suo patrimonio supera i 200 miliardi di dollari, ma attenzione…

La tavola di legno su cui Leonardo ha realizzato il ritratto della donna più misteriosa al mondo è completamente ricoperta di vernice al piombo…sostanza altamente tossica se ingerita

Musei d’arte e NFT: un incontro possibile? | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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In questi mesi artisti, collezionisti e professionisti del mondo dell’arte tradizionale si sono interrogati sul valore artistico della Crypto Arte e degli NFT.

In molti si chiedono come possano essere collezionati ed esposti.
Sul collezionare, beh, la risposta è semplice e immediata.

Basta avere un wallet e bel po’ di ETH.

Ma se per il collezionista privato vale questa risposta, questa non è scontata per i musei di stampo
tradizionale.

Perché se sui metaverse – Decentraland, Somnium Space o Arium tra i più utilizzati – possono nascere interi musei per accogliere centinaia di migliaia di opere, non è detto che questa sia la via percorribile anche per i musei fisici, che non sempre hanno le risorse per implementare le proprie collezioni.

Ma ci sono alcuni esempi che dimostrano che l’incontro è possibile.

ICA – Institute of Contemporary di Miami ha acquisito il primo NFT, CryptoPunk versione 5293, una delle 3840 punk femmine.

Si tratta di una donazione arrivata dal membro del Trustee del museo, Eduardo Burillo e grazie a lui il museo sarà in grado di esporre l’opera già tra qualche settimana.

Dall’altra parte del mondo invece si è diffusa la notizia che il Museo Ermitage di San Pietroburgo sta valutando l’emissione di NFT per le opere d’arte della sua ricca collezione e sta discutendo con la piattaforma Binance sulle possibilità.

La direzione del museo si aspetta che i token portino ulteriori finanziamenti, a condizione che le autorità russe non tassino gli NFT secondo le attuali normative sulle risorse digitali.

Non resta che attendere ulteriori sviluppi sulla vicenda, ma c’è fermento anche nel mondo dei musei.

Yael Bartana | ArteDonna | ArteConcas

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Yael Bartana

Fotografie, installazioni e video: questi i tasselli che vanno a costruire la ricerca artistica di Yael Bartana, 

artista israeliana, incentrata sull’identità dell’essere umano, la politica e i rituali. 

Le sue opere, parte di collezioni nei grandi musei e in quelle private come la Pinault Collection, esplorano con sottile eleganza il tema dell’appartenenza alla terra di origine, 

dell’identità nazionale e del ruolo che la memoria collettiva ha nella costituzione di un Paese. Fotogrammi di rituali pubblici, folkloristici e militari sono i protagonisti delle prime opere di videoart, dove suono e manipolazione delle immagini, spesso alterati e distorti, sono parte integrante della sua poetica. 

È del 2011 la sua partecipazione alla Biennale di Venezia in rappresentanza del Padiglione della Polonia, paese al quale è legato il progetto “And Europe Will Be Stunned” che esplorava la relazione tra ebraismo e identità nazionale polacca.

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#ARTECONCAS / PODCAST

Parigi la nuova capitale dell’arte contemporanea | ArteConcasNEWS

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ArteConcasNEWS​

⚡PARIGI: LA NUOVA CAPITALE DELL’ARTE CONTEMPORANEA

La capitale della Tour Eiffel sfida la città della Regina Elisabetta per aggiudicarsi la il primo posto come futura città dell’arte.

In Avenue Matignon, che fino a cinque anni fa era l’area più proibitiva per gli affitti a Parigi sembra rinascere culturalmente: dove già si trova la sede parigina di Christie’s, ecco che arrivano anche le gallerie d’arte.

Tra queste Emmanuel Perrotin, Kamel Mennour e Almine Rech, e molte altre se ne sono aggiunte nel post pandemia.

Il boom delle gallerie in Avenue Matignon è solo un aspetto della recente rinascita di Parigi come centro d’arte. E dal momento che il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea nel 2016, gli operatori del settore hanno ipotizzato che Parigi avrebbe beneficiato della sconfitta di Londra.

La concentrazione di musei e collezionisti di alto livello della capitale francese e la sua lunga storia d’arte la pongono in pole position nel continente.

Parigi post-Brexit sembra essere il mercato più attraente.

Il mercato degli NFT sale a 2,5 miliardi | Crypto Art | ArteCONCAS

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I più scettici lo davano già per spacciato. 

Consideravano il mercato degli NFT una bolla speculativa implosa su se stessa e con il crollo del valore degli ETH e dei Bitcoin sembrava cosa certa.

Ma i dati parlano chiaro: nella prima metà del 2021 gli scambi sono saliti a 2,5 miliardi di dollari rispetto ai 13,7 milioni di dollari dello stesso periodo nel 2020.

I siti di riferimento tracciano solo le vendite che avvengono sulla blockchain, note anche come transazioni “on-chain”: quindi sono escluse dal conteggio le transazioni “off-chain”, come tutte le aste milionarie battute in questo periodo.

Significa che il volume di vendita è ancora più alto di quello dichiarato dai siti.

Maggiori scambi sono avvenuti sulla piattaforma OpenSea, che offre crypto art e collectibles per tutti i gusti, e ha raggiunto i massimi livelli di scambi proprio nel mese di giugno.

Nel mercato delle piattaforme per collectibles è entrato anche Beeple, che dopo aver venduto da Christie’s l’NFT più costoso di sempre per quasi 70 milioni di dollari ha creato la piattaforma We.New

L’obiettivo è vendere momenti storici iconici in versione NFT: il primo è la vittoria del tennista Andy Murray a Wimbledon nel 2013 venduta, in pochissimi minuti, per 178 mila dollari.

Il mercato degli NFT non ha ancora smesso di regalare sorprese….

Magdalena Abakanowicz | ArteDonna | ArteConcas

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Magdalena Abakanowicz

Lei è l’artista della fibra tessile, 

in grado di creare monumentali sculture dalla voluminosa tridimensionalità solo attraverso lana, canapa, lino e sisal. 

Lei è Magdalena Abakanowicz, tra le più autorevoli artiste polacche, che ci ha lasciati nel 2017, dopo oltre quarant’anni di carriera durante la quale ha segnato una profonda rivoluzione della scultura contemporanea. 

La Abakanowicz ha vissuto una condizione di forte instabilità in quanto donna e artista all’interno di un paese come la Polonia, sconvolto prima dalla Seconda Guerra Mondiale e poi dalla rivoluzione comunista, vivendo sotto il regime socialista per ben quarantacinque anni, tempo dove un artista non aveva facilmente libertà di movimento né accesso ai materiali utili al suo lavoro.

Un lavoro fatto di opere che raccontano di noi, del nostro passato, della condizione umana segnata in guerra o sotto i regimi dalla paura e dalla fragilità.

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