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PRIMO E SECONDO MERCATO NELL’ARTE / Scopriamo cosa sono / ArteCONCAS / Andrea CONCAS

PRIMO E SECONDO MERCATO NELL’ARTE Scopriamo cosa significa e quali differenze…

Primo e secondo mercato nell’arte. Scopriamo le differenze.

Avrete sicuramente sentito parlare di primo o secondo mercato in riferimento all’acquisto di opere d’arte. Scopriamo che differenze ci sono tra i due mercati.

Anche le distribuzioni delle opere d’arte incidono nel mercato dell’arte. Queste vengono definite e differenziate tra il mercato primario o quello secondario.

Il mercato primario riguarda lo scambio di opere d’arte tra l’artista, solitamente vivente, e il primo acquirente, mediamente gallerie, collezionisti o istituzioni. Il primo mercato è fondamentale nella vita e nel percorso di un artista, in quanto può determinare il mercato stesso futuro dell’artista. Cosa significa: che le prime vendite in qualche modo condizionano quelle che saranno le sue future valutazioni. Per questo motivo la galleria d’arte, che mediamente è l’operatore predisposto a questo, ossia colui che apre e che crea la carriera dell’artista, è molto attenta nella scelta da un lato verso i clienti, ossia nel selezionare collezioni e istituzioni per creare un posizionamento delle opere d’arte e dell’artista stesso, dall’altro nel calmierare i prezzi per tenere sotto controllo la crescita e l’andamento dell’artista stesso. Per fare questo vengono fatte collaborazioni con differenti gallerie ed è molto difficile per un collezionista capire veramente qual è il valore iniziale di un artista, in quanto il valore delle prime opere viene attentamente studiato secondo differenti fattori, quali posizionamento, galleria, status, quotazioni, o percorso che l’artista deve fare.

Il mercato secondario invece riguarda tutte le vendite successive alla prima, quelle che riguardano artisti contemporanei o storicizzati mediante vendite pubbliche, quindi case d’asta, oppure private tramite gallerie o venditori. Da questo momento il prezzo e le leggi le decide il mercato, ossia la domanda e l’offerta. Per questo è fondamentale che il primo mercato sia andato bene e sia stato studiato, perché in qualche modo potrebbe influenzare il secondo. Quindi se si è fatto un buon lavoro il secondo mercato, che è quello diciamo più stabilizzato o meglio, più aperto, darà l’opportunità all’artista di posizionarsi e di vendere a dei prezzi decisamente differenti.

L’ago della bilancia del secondo mercato è quasi del tutto derivato dalle case d’asta, i cui risultati sono pubblici, di conseguenza determinano l’andamento e il valore dell’artista stesso e dell’opera d’arte. Questi purtroppo possono essere influenzati anche dai galleristi stessi, i quali rialzano volutamente per creare degli andamenti diciamo, non regolari su un’artista da loro seguito o vicino.

Sono numerosi i casi in cui collezionisti o galleristi, in comune accordo, determinano e si scambiano favori per la crescita o meno di un artista in collezione. Tuttavia la risposta ultima è il mercato e quindi la domanda e l’offerta.

Conoscere la suddivisione implicita del mercato e i canali di distribuzioni è fondamentale sia per l’artista che per il collezionista, il primo perché sceglierà con chi collaborare, che siano esse gallerie, o il percorso da effettuare, il secondo perché deciderà come creare la propria collezione. Di conseguenza è fondamentale conoscerli e sapersi comportare e rapportare a questo.

E tu, quale mercato scegli? 

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