Tutto quello che c’è da sapere sull’IVA al 5% per le opere d’arte in Italia
Una svolta storica per il mercato artistico nazionale ed europeo: l’Italia finalmente allineata all’Europa.
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un decreto legge che abbassa l’IVA sulle opere d’arte dal 22% al 5%, portando l’Italia ad avere l’aliquota più bassa d’Europa, superando anche Francia (5,5%) e Germania (7%).
Si tratta di una riforma epocale, ottenuta dopo anni di richieste, petizioni, proteste e pressioni da parte di galleristi, artisti, operatori e associazioni del settore.
📊 Perché l’aliquota IVA era un problema?
Prima di questa misura, l’IVA sulle opere d’arte in Italia era pari al 22% – la più alta tra i paesi europei. Questo scoraggiava collezionisti, riduceva i margini delle gallerie e rendeva il mercato italiano poco competitivo.
💡 I numeri della svolta
- Italia ora ha l’IVA più bassa d’Europa per le opere d’arte.
- Il settore avrebbe potuto perdere fino al 28% del fatturato con il 22% di IVA.
- La nuova aliquota potrà generare fino a 1,5 miliardi di euro in tre anni.
🧩 Le reazioni: Ministero, operatori e istituzioni culturali
Alessandro Giuli, Ministro della Cultura: “Missione compiuta”.
Federculture esprime soddisfazione, sottolineando l’importanza di equiparare l’IVA tra prodotti culturali.
Gruppo Apollo parla di “giornata storica” e ringrazia il Ministero per l’ascolto e l’impegno.
🔍 Il lungo percorso verso l’abbassamento dell’IVA
- Fischietti di protesta ad Arte Fiera di Bologna.
- Lettera di oltre 500 artisti, tra cui Cattelan e Pistoletto.
- Appelli da Apollo, ANGAMC e ITALICS.
🧭 Cosa cambia davvero per il mercato dell’arte italiano?
✅ Più competitività
Acquistare arte in Italia diventa più conveniente per collezionisti esteri.
✅ Maggior respiro per le gallerie
Le gallerie piccole e medie potranno gestire meglio i margini e la programmazione.
✅ Rilancio delle vendite
Si prevede un aumento delle transazioni e una maggiore attrattività del sistema italiano.
⚠️ Le sfide ancora aperte
🔄 Norme sulla circolazione delle opere
Il limite di 13.500 euro per l’export va riformato: la soglia europea media è molto più alta.
🧩 Ricadute strutturali
L’IVA agevolata deve essere accompagnata da una visione più ampia che sostenga formazione, produzione e curatela.
🌍 Uno sguardo internazionale
Paese | Aliquota IVA su opere d’arte |
---|---|
🇮🇹 Italia | 5% |
🇫🇷 Francia | 5,5% |
🇩🇪 Germania | 7% |
🇪🇸 Spagna | 10% |
🇬🇧 Regno Unito | 20% |
📝 Un punto di svolta (ma non un traguardo)
La riduzione dell’IVA è una conquista fondamentale, ma ora serve una politica culturale a lungo termine per sostenere l’intero ecosistema artistico. È solo l’inizio di un cammino verso un’Italia protagonista nel mercato dell’arte globale.