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AUTENTICARE UN’OPERA D’ARTE il ruolo di Archivi e Fondazioni d’artista / Andrea Concas / ArteConcas

AUTENTICARE UN’OPERA D’ARTE

Il ruolo di Archivi e Fondazioni d’artista…

Gli artisti vengono tutelati anche dopo la loro morte, grazie agli archivi e alle fondazioni ad essi dedicati. Scopriamo perché sono importanti per le gallerie e per i collezionisti.

L’archivio d’artista è un ente culturale impegnato costantemente nel catalogare, archiviare, gestire e tenere traccia di tutti i fattori importanti e delle opere di un artista, defunto o vivente, con lo scopo di collaborare con enti pubblici e privati e con istituzioni e musei, cercando occasioni per promuovere l’artista e il suo percorso.

Più è importante l’artista, più saranno i casi di opere false che circolano nel mercato. L’archivio si occupa di tutelare l’artista da questi aspetti. Laddove l’artista fosse defunto, il diritto d’autore impone che siano gli eredi a farlo, i quali per mandato possono riconoscere a studiosi, critici o esperti del settore l’autorizzazione a riconoscere e autenticare le opere dell’artista stesso.

L’autentica risulta essere uno dei principali compiti dell’archivio. Questi ricevono da parte di collezionisti, gallerie e musei, opere d’arte, le quali vengono analizzate, previo pagamento di una fee economica, e vengono riconosciute quali opere autentiche o meno, con il rilascio di un certificato. Questo certificato, insieme al suo numero di archiviazione, può determinare il valore dell’opera stessa, implementandolo o, in caso di sua assenza, addirittura azzerando il valore stesso dell’opera. Di conseguenza, l’importanza del certificato e degli archivi è fondamentale per il mercato: tutti i collezionisti vogliono comprare opere autentiche. È fondamentale che l’opera abbia un corredo di documenti puntuale e preciso.

Oggi si arriva a parlare quasi di mercato delle autentiche, nominato dagli stessi archivi e fondazioni d’artista, i quali determinano in qualche modo il bello, il brutto e il cattivo tempo, perché è loro facoltà dare valore e autenticità alle opere stesse. A volte questo potere si è trasformato in abuso, per questo molti collezionisti, soprattutto i più grandi, criticano aspramente l’attività di alcune fondazioni e intentano cause legali sul loro verdetto. Pensiamo a quelle americane di Andy Warhol, di Basquiat e di Haring che hanno smesso di autenticare le loro opere a causa del grande impatto economico, per difendersi dalle cause intentate nei loro confronti, anche perché alcuni di questi archivi e fondazioni gestiscono il rilascio di questi certificati secondo dinamiche non prettamente oggettive ma condizionate da regole di mercato: degli artisti che magari hanno avuto una grande produzione artistica la tendenza sarà quella di limitare l’immissione di nuovi certificati, affinché le opere stesse certificate abbiano un maggiore valore nel mercato.

Al di là di questi aspetti, il lavoro di archiviazione delle proprie opere è fondamentale. Il consiglio da dare soprattutto per gli artisti viventi e quello di certificare e tenere traccia delle proprie opere, più sicuro anche per gli eredi ma soprattutto per la storia e per il valore stesso della vostra arte. Un argomento così importante dovrebbe nascere con il continuo confronto di tutti gli stakeholder coinvolti, trattasi di collezionisti, archivi, fondazioni e artisti.

Perché tracciare la storia delle opere d’arte è fondamentale e crea valore per l’intero mercato dell’arte.

E tu, hai tutti i certificati della tua collezione d’arte? 

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