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IL CERTIFICATO DI AUTENTICITÀ / Il passaporto dell’opera d’arte / Andrea Concas / ArteConcas

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Il certificato di autenticità di un’opera d’arte è come il suo passaporto, scopriamo perché è così importante per un collezionista averlo.

Per creare la propria collezione d’arte è fondamentale avere un corredo di documenti a supporto e documentare ogni singola fase della propria opera d’arte. Il certificato di autenticità è il primo documento, quello più importante da possedere.

L’autentica è il vero passaporto dell’opera d’arte e al suo interno deve contenere una serie di informazioni dettagliate, tra cui: immagine dell’opera, titolo dell’opera, nome dell’artista e anno di realizzazione, per poi scendere nel dettaglio delle specifiche tecniche: i materiali con cui è stato realizzato, le misure, il peso, se si tratta di un video, o ancora la tipologia dell’opera: se è unica o se è una serie limitata.

Ed infine, la firma autografa da parte dell’artista, se vivente, altrimenti quella della fondazione o archivio, o ancora da parte della galleria in caso di certificato di attribuzione.

In caso di artista vivente è più semplice richiedere il certificato di autenticità, che viene rilasciato o dal gallerista o dall’artista stesso nel momento della vendita. 

In caso di artisti non viventi le cose si complicano. Bisogna allora effettuare alcuni passaggi in più, affinché si possa dimostrare da un lato la lecita provenienza, e quindi porre in evidenza tutti i passaggi derivati dall’acquisto o dall’acquisizione dell’opera, siano esse fatture o dimostrazioni del percorso che l’opera ha fatto fino alle vostre mani. Una volta risolto questo aspetto, possiamo andare a richiedere l’autentica da parte di un archivio o di una fondazione il cui scopo è quello di garantire l’autenticità e il proseguo dell’attività dell’artista post mortem.

In questo caso mediamente dovrete mandare l’opera, pagare una fee fissa e saprete se la vostra opera è originale e avrà magari il diritto di apparire nel catalogo ragionato. Dobbiamo sempre ricordarci che più informazioni noi abbiamo sull’opera, maggiore sarà il suo valore e maggiori saranno le possibilità di immetterla in un mercato laddove lo desiderassimo. Scopriamo quindi quali sono i tre rischi maggiori in cui potete incorrere se non possedete un certificato di autenticità della vostra opera.

Il primo è nessuna richiesta di prestito: nessun museo, curatore o istituzione vorrà avere a che fare con un’opera che non abbia un corredo coevo, coerente e soprattutto cristallino, in quanto il rischio di danno d’immagine sarebbe troppo alto per l’esposizione della stessa opera. Recenti sono i casi anche italiani, citiamo Modigliani, nei quali il dramma è già accaduto. Il secondo punto riguarda il rischio di svalutazione del valore economico ed artistico dell’opera stessa: se non possiamo dimostrare al 100% che quell’opera è originale, è difficile che questa possa valere quello che noi pretendiamo. Il terzo e ultimo punto è la vendita successiva. Stesso ragionamento di prima: come possiamo chiedere a qualcun altro di riconoscere un valore se non possiamo dimostrarlo? Diffidate quindi da chi vi offre l’affare, o chi, ancora, vi garantisce la certificazione futura. Se i documenti ci sono, devono essere chiari e cristallini da subito, altrimenti è un rischio.

E tu, sei sicuro di volere correre questo rischio?  

#arteconcas #andreaconcas #huaweimobile #artandtech

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ARTE E’ DAVVERO ACCESSIBILE A TUTTI?

Scopri i segreti del mondo dell’arte oggi…

Ma quando l’arte è diventata veramente accessibile? 

Oggi l’arte è accessibile a tutti ed è facile reperire le informazioni. Non voglio parlare degli aspetti economici, ma voglio parlare di come sia facile avere informazioni relative al mondo dell’arte, di come sia facile andare in internet, guardare la televisione o ancora un documentario, ascoltare la radio o leggere una rivista che parli di arte o che parli degli eventi. Tutte queste informazioni le diamo oggi per scontate ma non è sempre stato così, assolutamente.

L’arte era per pochi, per una cerchia ristretta di intellettuali e di eletti, e quindi non tutti potevano accedere a queste informazioni. L’accessibilità dell’arte nasce dalla possibilità di reperire informazioni in maniera facile e veloce.

Prima, per avere informazioni su un artista o su un’opera d’arte e anche sulla sua valutazione, dovevi essere abbastanza ricco, perché dovevi poterti permettere i cosiddetti “almanacchi”, questi documenti, questi libroni nei quali venivano annotati tutti i passaggi in asta, le vendite di un’opera d’arte e il percorso che faceva l’artista. Questo poneva ovviamente il gallerista e il venditore d’arte o il mercante d’arte in una posizione privilegiata, perché era lui il portatore di informazioni e di interesse: gli acquirenti dei galleristi e dei mercanti andavano da loro ovviamente per avere tutte le informazioni, per capire cosa succedeva. Questo era un gran potere per il gallerista, il quale poteva raccontare il bello, i brutto e il cattivo tempo, ivi compreso dare informazioni non prettamente vere. Però era lui l’esperto ed era da lui che dovevamo andare.

Poi è arrivata la televisione, e con la televisione sono arrivati i vari Telemarket e tutte le trasmissioni che vendevano opere d’arte. Tutti gli appassionati d’arte sono riusciti ad avere in un unico istante una mole di informazioni che prima erano esclusive e riservate a chi frequentava le gallerie. Ti ritrovi a casa a sapere quanto costa un quadro e ti viene raccontato in maniera diretta e senza filtri, e soprattutto, tu non sei giudicato da nessuno: chiunque poteva acquistare quell’opera, senza avere il problema di essere giudicato per la sua conoscenza o meno del mondo dell’arte. Questa è stata una delle più grandi trasformazioni del mercato, la seconda è arrivata con Internet.

Addirittura qua sei tu che decidi quali informazioni vuoi vedere su chi, come e quando, in qualsiasi momento e in qualsiasi natura. Il mercato è diventato veramente globale perché i collezionisti possono sapere e conoscere, possono studiare i propri artisti, possono vedere quanto vale l’opera e dove è stata venduta, a chi e come. Hai una grande opportunità che altri in passato non hanno potuto avere. Questo rende l’arte veramente accessibile. 

Accedi anche tu al mondo dell’arte. Cosa aspetti, documentati, informati e goditi l’arte. 

IL MONDO DELL’ARTE CHE NESSUNO TI HA MAI RACCONTATO / Andrea Concas / ArteCONCAS

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IL MONDO DELL’ARTE CHE NESSUNO TI HA MAI RACCONTATO

Sono il “primo sostenitore” dell’arte e degli artisti, fondatore della startup dell’arte Art Backers e di Art Rights, l’unico “passaporto” per le opere d’arte basato su tecnologia Blockchain, a tutela di artisti, gallerie, musei e collezionisti.

L’ATELIER DELL’ARTISTA / Scopri I segreti per uno Studio Visit di successo / ArteCONCAS / Andrea Concas

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Il momento dello Studio Visit rappresenta per gli artisti l’occasione per raccontare la propria ricerca artistica all’interno del proprio atelier. Bisogna fare attenzione a non commettere alcuni errori e rischiare di perdere interessanti opportunità…