Le installazioni di arte immersiva sono oramai sempre più diffuse, e a detta del TeamLab anche copiate.
Quando Teamlab, il collettivo artistico giapponese noto per la creazione di ambienti software interattivi a 360 gradi, ha aperto un museo a Tokyo nel 2018, ha attirato più visitatori durante il suo primo anno rispetto al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Ora, Teamlab sostiene che un museo di Los Angeles, il Museum of Dream Space, è andato troppo oltre, violando il suo copyright e ingannando i visitatori nel pensare che sia associato al collettivo giapponese.
Negli ultimi due anni, Teamlab ha intrapreso una battaglia legale contro il museo, fondato dagli Stati Uniti dalla società tecnologica di Pechino chiamata Dahooo che produce anche spettacoli di luce, mappe 3D e installazioni per centri commerciali.
Nei prossimi mesi, è probabile che le decisioni stabiliscano degli importanti precedenti nel campo della legge sulla proprietà intellettuale e del business creatosi attorno all’arte immersiva
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