#4 – Il Flop delle Fiere d’Arte Digitali
In questi ultimi mesi gli attori del mondo dell’arte e del suo mercato sono messi a dura prova, tra questi le fiere d’arte, che hanno cambiato veste…
Eh già, perché la famosa “la corsa all’oro digitale” di cui avevo parlato solo a Gennaio 2020, ha portato le grandi kermesse dell’arte a mutare la loro natura di luoghi fisici deputati non solo alla vendita delle opere, ma anche all’incontro e al networking per i professionisti dell’arte, in piattaforme digitali che tra una online viewing room e l’altra hanno perso il loro appeal
Si poteva fare di più e meglio per evitare il flop delle fiere d’arte digitali?
La sfida era delle più importanti, salvaguardare $16.6 miliardi di opere d’arte vendute nel 2019 nei giorni delle kermesse e che ora sembra stiano per andare in fumo.
Ma le misure per contenere il virus ha drammaticamente compromesso l’apertura di tutte o quasi le fiere d’arte in giro per il mondo, che solo lo scorso anno, erano arrivate a superare quota 300.
È iniziata quindi una ricerca di nuove tecnologie per l’interazione online, per creare un momento di coinvolgimento tra lo spettatore e l’opera d’arte, difficile, anzi difficilissimo per i collezionisti più tradizionalisti, ma non certo impossibile.
In parte alcuni operatori di settore come le case d’asta hanno colto l’occasione per confermare l’interesse ed attenzione al digitale, le fiere d’arte invece soffrono la differenza tra l’esposizione fisica delle opere e la comunicazione e fruizione online.
Un’occasione mancata quindi, per attuare la rivoluzione digitale dell’arte?
Ve lo racconto in questo nuovo episodio di ArteConcasPODCAST
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